Village Green stringe la mano a uno dei brand vinicoli più importanti d’Italia: Donnafugata. La società di manti erbosi, infatti, ha realizzato un prato di 3.300 metri quadri all’interno della tenuta di Contessa Entellina, quartier generale di una delle più note aziende di settore del nostro Paese. Un lavoro durato due settimane, distribuito in cinque diversi momenti di impianto, all’interno di un giardino ideato dalla stessa Gabriella Anca Rallo, fondatrice dell’azienda insieme al marito Giacomo Rallo, e pioniera del settore in Sicilia.
Si tratta di un luogo che è un tassello fondamentale del patrimonio di Donnafugata, che ha le cantine storiche a Marsala, altre sedi -oltre a quella in argomento di Contessa Entellina- a Randazzo (sull’Etna), a Vittoria nel ragusano e Pantelleria celebre per il passito e il moscato. La Tenuta di Contessa Entellina rappresenta la maggiore superficie vitata e olivetata dell’azienda. Qui, comunque, non ci sono solo 330 ettari di vigneti, ma anche una struttura che è la villa di famiglia, una cantina di vinificazione e un giardino dove vengono organizzate manifestazioni ed eventi di pregio.
Presso la tenuta, per dirne alcune, sono organizzate degustazioni, enoturismo, hospitality, oltre a happening su larga scala. Un esempio? Calici di Stelle. Se la tradizionale serata di San Lorenzo, in cui si sorseggia vino dal tramonto in poi, è una tradizione consolidata in tutta Italia, in Sicilia ha storicamente un valore particolare. E l’evento organizzato da Donnafugata in questo tipo di rassegna è uno dei fiori all’occhiello dell’intero panorama nazionale, una delle occasioni più imperdibili. E proprio qui torna attuale il prato di Village Green, che sarà lo sfondo sul quale si terrà l’avvenimento. Un grande biglietto da visita, visto anche che la rassegna quest’anno torna alla normalità dopo il Covid. Sono previsti più di mille winelovers, tra degustazione, arte, musica e vendemmia all’alba dello Chardonnay. Tutto sarà ospitato su un manto erboso soffice ed elegante fornito dal Produttore Autorizzato Village Green “Tecnoprato” del Dott. Simone Rau.
Non c’è solo una questione di estetica.
C’è anche un altro tema, ormai ineludibile nel dibattito di settore con in quello generale: l’ambiente.
Il prato Village Green notoriamente ha una richiesta d’acqua più bassa di circa il 40% rispetto alle specie microterme. “La questione della siccità è centrale in tutta Italia e in Sicilia in particolar modo – spiega Giuseppe Milano, agronomo di Donnafugata – Oggi stiamo distribuendo l’acqua accumulata negli invasi artificiali durante il periodo invernale. La risorse idrica è scarsa, quindi riuscire ad economizzarla è un plus non da poco”.
Nel corso di un vertice che si è tenuto pochi giorni fa in Regione è emerso come il tema dell’acqua per l’agricoltura si ponga con forza, e imponga di non abbassare la guardia sul tema degli approvvigionamenti e dei consumi. Nel caso dell’azienda la questione ha una valenza doppia, visto che “il prato sarà in consociazione con un oliveto. Si tratta di una pianta mediterranea, con caratteristiche particolari, che non ha grossi bisogni di acqua. In questa chiave avere l’erba con le stesse caratteristiche è centrale”.