Non è  solo una questione di risparmio o di convenienza. Di mezzo rischia di andarci addirittura l’ecosistema. Il Kikuyu da seme “tradizionale” può rappresentare una minaccia per l’ambiente, per i parchi pubblici, per giardini e intere coltivazioni. Anche questo si cela dietro la virata di produttori, commerciali e privati verso le specie di Kikuyu ibrida, come quella di Village Green®: sostenibile e non contaminante. Una sinergia che permette un prato più bello a impatto ambientale ridotto.
Il “come” e il “perché” stanno dietro le specifiche di prodotto.

Tutti i pericoli dell’ibrido vs tutti i vantaggi dell’originale

  • ZERO CONTAMINAZIONE: Il prato Village Green® è STERILE, il Kikuyu tradizionale no.
    Per questo motivo il secondo porta con sé un elevato pericolo di contaminazione delle aree circostanti (giardini, parchi pubblici, coltivazioni, campi  sportivi ecc): come si vedrà, la circostanza è stata riconosciuta da governi e organizzazioni di tutela di fauna e flora.
  • RISPARMIO IDRICO: Il prato Village Green® ha foglia più fine e una distanza tra gli internodi ridotta rispetto al Kikuyu comune (180mm contro i 216mm ). Questo si traduce nel doppio delle radici e in un conseguente risparmio idrico del 50% (930mm di radici Village Green® contro i 640mm delle altre).
  • PRATO VERDE SEMPRE SENZA DISERBANTI: Village Green® è una specie macroterma con attività invernale prolungata. Questa caratteristica le permette quindi di rimanere verde in inverno senza dover utilizzare diserbanti.
Kikuyu a sinistra, Village Green a destra

Le zone d’interesse: dal Mediterraneo agli USA

La questione è nota anche all’estero, in tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo, e non solo.
Il tema si pone anzitutto per i territori che hanno un clima simile a quello italiano, dove la scarsità d’acqua è una realtà drammatica. Ma, in generale, per tutti quelli dove il rischio di utilizzare varietà inadatte può porre di fronte al rischio di contaminazione degli ecosistemi locali.
Questo è ciò che è già accaduto negli Stati Uniti (ad eccezione dell’Arizona e delle Hawaii) dove l’utilizzo del Kikuyu da seme è stato bandito e il seme è stato inserito nella lista delle piante nocive del Dipartimento federale per l’Agricoltura nel marzo 2017, oltre che nel nel Global Register of Introduced and Invasive Species della IUCN.
Non è un caso che la specie Village Green®, dopo anni di ricerche ed analisi, sia stata l’unica varietà ad essere stata approvata e registrata sul territorio europeo (patente EU n°39360).

Esempio di utilizzo del prato Village Green® in un’area area sensibile ad alto calpestio con scarse risorse idriche affacciata sul Mediterraneo.

Il Caso Studio di Cipro

Diversi player di mercato hanno già portato avanti la conversione.
E’ per esempio il caso di Costas Micheal, direttore della Turfland, azienda di produzione di prato a rotoli cipriota con il centro di produzione a Nicosia e una presenza commerciale in tutta l’isola. L’azienda opera nel settore dall’86 e nel 2016 ha iniziato a rimpiazzare il Kikuyu tradizionale con quello ibrido Village Green®, sostituendo tutti i 40 mila metri quadri che impianta: “La conversione ci ha convinti, siamo passati ad una specie decisamente migliorata, con innumerevoli vantaggi. Utilizzando Village Green® abbiamo potuto mettere in produzione altre specie senza rischio alcuno di potenziale contaminazione”, spiega Micheal. Nel caso di un territorio fragile come quello cipriota, prosegue, “i benefici sono ancora maggiori, visto che il prato della specie Village Green® ha bisogno di meno acqua, rimanendo verde tutto l’anno. Anche per questo è diventato un prodotto di riferimento per il mercato cirpriota”. E non solo per quello, visto che anche un marchio di vini di eccellenza come Donnafugata si è affidata alla varietà in questione nel “quartier generale” di Contessa Entellina, e che l’utilizzo di Village Green® è diffuso anche su litorali delicati come quelli sardi.

Meglio scegliere la purezza

In conclusione, è chiaro che sono numerosi i vantaggi della scelta del prato Village Green® a scapito del kikuyu tradizionale da seme, che non solo rischia di compromettere l’ambiente circostante ma anche la produzione di chi coltiva prato. Le temperature in costante aumento e la scarsità di risorse idriche sono inoltre fattori molto importanti da considerare nella ricerca di un tappeto erboso. Tutti questi fattori uniti alle qualità estetiche fanno del prato Village Green® la scelta vincente in fatto di manto erboso.

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